Ispirazione
Cosa succede alle tue foto quando non ci sei più
Le nostre vite digitali ci sopravvivono, ma il destino delle tue foto dopo che non ci sarai più dipende dalle scelte che fai e dagli accorgimenti che prendi già oggi.


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Le nostre vite digitali ci sopravvivono, ma il destino delle tue foto dopo che non ci sarai più dipende dalle scelte che fai e dagli accorgimenti che prendi già oggi.


Un giorno morirai. È un pensiero macabro, certo, ma è anche ciò che rende la vita così preziosa. Ed è il motivo per cui così tante persone si avvicinano alla fotografia. Scattare foto è uno dei modi migliori per custodire i momenti, grandi e piccoli, di una vita autenticamente vissuta. Per decenni le foto sono state esposte con orgoglio in cornici, conservate in album o riposte in una scatola da scarpe sotto il letto. Quando qualcuno moriva, lasciava ai suoi cari migliaia di piccoli ricordi, che li aiutavano a elaborare il lutto.
Oggi, però, la maggior parte delle foto è conservata in formato digitale, nei rullini dello smartphone o nel cloud; nel migliore dei casi, viene pubblicata sui social. Per la tua famiglia e i tuoi amici può essere difficile, se non impossibile, conservare le immagini che hai scattato. Vediamo, quindi, cosa succede alle tue foto quando non ci sei più e cosa puoi fare per assicurarti che i tuoi cari possano continuare ad accedervi.
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Il destino delle foto salvate sul tuo smartphone o nei tuoi account online varia da servizio a servizio, ma in generale la risposta è la stessa: sono perse per sempre. Prima o poi verranno eliminate: quando l'abbonamento scade, la carta di credito non funziona più o l'account viene cancellato per inattività. Anche le immagini archiviate su computer o hard disk sono destinate a durare solo pochi anni. Se i tuoi familiari conoscono la tua password, hai dato loro accesso agli account oppure decidono di seguire tutte le procedure burocratiche, potrebbero riuscire a salvare le tue foto. Ma non è garantito che riescano a farlo per tutti i servizi. Vediamo nel dettaglio cosa succede sulle piattaforme di archiviazione più diffuse.
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Per Apple, la privacy è un diritto umano fondamentale e, per questo, i tuoi account restano protetti anche quando non ci sei più. Se non hai indicato un contatto erede, i tuoi familiari avranno bisogno di un ordine del tribunale per accedere al tuo account iCloud e alle foto che contiene. Se non conoscono la password del tuo iPhone, le immagini salvate sul dispositivo e non caricate su iCloud saranno inaccessibili. Aggiungere un contatto erede semplifica molto le cose, poiché questa persona, da nominare quando sei ancora in vita, potrà accedere al tuo account Apple fornendo un codice univoco e una copia del tuo certificato di morte.
Google protegge i tuoi dati anche dopo la tua morte. In alcune circostanze, può rendere disponibili contenuti come le foto presenti in un account, ma la decisione viene presa caso per caso. Lo strumento Gestione account inattivo ti permette di indicare fino a dieci persone che potranno accedere a determinati dati, incluse le tue foto, dopo un periodo di inattività prestabilito. È un servizio che devi impostare in anticipo: se non lo fai, è improbabile che i tuoi familiari riescano ad accedere alle tue foto e il tuo account potrebbe essere eliminato dopo due anni di inattività.
Facebook applica regole precise quando un utente muore. I tuoi familiari possono chiedere che il tuo profilo diventi commemorativo: l'account viene bloccato, ma tutte le foto e gli altri contenuti che hai condiviso restano visibili. Per indicare un profilo commemorativo, sulla pagina compare la dicitura "In ricordo". Puoi anche indicare un contatto erede, che potrà gestire alcune parti del profilo dopo la tua morte: aggiornare l'immagine del profilo, scrivere un post in evidenza e, se hai attivato l'opzione, scaricare una copia dei contenuti che hai condiviso su Facebook. Tuttavia, il tuo contatto erede non potrà accedere al tuo account né leggere i tuoi messaggi.
Quando vieni a mancare, Instagram permette ai tuoi familiari di trasformare il tuo account in un profilo commemorativo. Tutti i tuoi contenuti restano visibili al pubblico con cui li hai condivisi, ma non è più possibile commentarli. I tuoi familiari non possono scaricare i contenuti del tuo account: anche se Instagram non offre ancora la possibilità di aggiungere contatti erede, il fatto che esista documentazione di supporto al riguardo, che al momento è vuota, lascia pensare che questa funzionalità sia in arrivo.
Se hai condiviso foto su altre piattaforme, è probabile che la tua famiglia non possa accedervi a meno che non conosca la tua password e riesca a entrare nel tuo account oppure ottenga un ordine del tribunale. È un percorso complicato, quindi è meglio organizzare la tua eredità digitale finché puoi.
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Se vuoi lasciare le tue foto a chi ami, vale la pena pensare già ora alla tua eredità digitale. Hai a disposizione diverse opzioni. La più semplice è lasciare un elenco delle tue password: in questo modo i tuoi familiari potranno accedere ai tuoi account e avere pieno accesso a tutti i contenuti. Se non te la senti, puoi usare le opzioni ufficiali offerte dai servizi che utilizzi. Imposta contatti erede, il servizio Gestione account inattivo e tutte le altre funzioni messe a disposizione dai servizi dove archivi le tue immagini.
La mia soluzione preferita è usare una serie di album condivisi. Google Foto e iCloud ti permettono entrambi di crearli e condividerli con familiari e amici. Io e il mio partner li usiamo per tutto, dai viaggi alle foto del cane. Anche se uno dei due dovesse mancare, l'altro avrebbe comunque accesso a tutte le immagini negli album condivisi. Vale però la pena ricordare che alcune opzioni funzionano in modalità "tutto o niente": chi può accedere al tuo spazio iCloud o a Google Foto, può accedere a tutte le tue foto. Questo può creare un doppio problema: i tuoi familiari dovranno passare al setaccio decine di migliaia di meme, screenshot, foto venute male, note e altro per trovare le immagini da conservare e potrebbero imbattersi in qualcosa di privato che avrebbero preferito non vedere.
C'è però un'alternativa migliore rispetto a lasciare ai tuoi familiari decine di migliaia di immagini digitali, spesso di qualità e importanza molto variabili, da esaminare una per una. È una soluzione collaudata, che le persone usano da decenni: stampare le foto più importanti come singole stampe da incorniciare oppure come fotolibri dedicati. Scegliendo le immagini che per te contano davvero, dai loro un significato in più. Non è solo una foto di te e dei tuoi figli in vacanza: è quella che tenevi sul comodino. È la foto del matrimonio esposta in bella vista sul camino. È l'album che sfogliavi ogni Natale. Sono queste piccole cose che aiutano chi resta ad affrontare il lutto e a trovare un po' di sollievo.
Quindi, invece di preoccuparti della natura effimera delle immagini digitali, delle politiche dei vari servizi o di eventuali procedure legali, e dell'enorme sforzo necessario per organizzare decine o centinaia di migliaia di foto, perché non stampare le immagini a cui tieni di più? Così potrai godertele per (si spera) molti anni e lasciarle a chi ami quando non ci sarai più.